Dynamic Princing ecommerce

Dynamic Pricing in un ecommerce. Cos’è e a cosa serve

Vi è mai capitato di entrare su un ecommerce e verificare un cambiamento di prezzi e chiedervi: “Caspita” dieci minuti fa avrei pagato il mio volo o l’Hotel il 20% in meno? Bene questo è il Dynamic Pricing nell’ecommerce.

Cos’è il Dynamic Pricing in un ecommerce.  

In pratica è un metodo per vendere prodotti e servizi a prezzi flessibili, che si modificano nel tempo in considerazione di alcune variabili (orario, numero di vendite realizzate; offerta dei concorrenti; cluster dei clienti; ecc.).
Sappiamo che il mercato è per sua natura instabile e, quindi, la capacità di adattare i prezzi ai cambiamenti del mercato nel più breve tempo possibile rappresenta una killer application per qualsiasi azienda operi in un mercato retail sia on line che off line.

Il vantaggio? Se l’offerta cambia in relazione alla domanda si può avere una logica win win in cui ci guadagnano sia le aziende che possono aumentare i profitti che i clienti che possono acquistare a prezzi più bassi.

Quali aziende Ecommerce utilizzano il Dynamic Pricing

Nell’e-commerce il dynamic pricing è molto diffuso soprattutto nei servizi. Il settore che per primo ha utilizzato il dinamic pricing è quello delle compagnie low cost (www.ryanair.it ). Ryanair ha utilizzato un algoritmo di dynamic pricing che è alla base del suo successo.In seguito anche il settore del booking on line con il concetto dei viaggi last minute (www.lastminute.it ) ha iniziato ad offrire condizioni molto vantaggiose per chi prenota viaggi all’ultimo minuto o con largo anticipo (in pratica la discriminante è il tempo).

Nella vendita di prodotti utilizzare il dynamic pricing è più complesso perché entrano in gioco altre variabili legate al magazzino (disponibilità di prodotto, modifiche del prezzo d’acquisto, ecc.). La prima azienda a testare delle differenziazioni di prezzo su cluster di clienti (segmenti) è stata AMAZON (www.amazon.it) che, leggenda narra, nel lontano 2000 ha fatto un test di dymanic pricing sulla vendita dei DVD (….. siamo davvero alla preistoria).

….. e quelle del Retail Tradizionale 

Nel Retali tradizionale la case HIstory più nota riguarda Coca-Cola. Ci sono diversi articoli sul web che parlano di una sperimentazione del dynamic pricing sui suoi distributori automatici, nei quali esistono delle modifiche di prezzo della lattina in base alla temperatura esterna: più è caldo è più cresce il prezzo della lattina.

Le variabili da usare per l’algoritmo 

Un primo step da superare per affrontare in maniera corretta il tema del dymanic pricing è quello di analizzare le variabili da utilizzare per creare un algoritmo in grado di generare il prezzo ideale. 
Ecco alcune idee per iniziare:

  1. Magazzino: Rotazione prodotti e disponibilità di prodotto (ad esempio aumentare il prezzo se il prodotto arriva sotto la soglia minima di magazzino)
  2. Mark Up: Definire il prezzo finale in base al margine che si vuole raggiungere (ad esmepio avere un margine costante del 25%)
  3. Prezzi dei competitors: Posizionarsi un centesimo sotto il principale competitor o dell’intero mercato (ad esempio analizzando un comparatore di prezzi come  www.trovaprezzi.it).
  4. Cluster clienti: Tipologia di clienti per età, reddito, n. acquisti ripetuti; nuovo cliente (ad esempio fissare un prezzo più basso per i pensionati o i giovani)
  5. Tempo: inteso sia come orario dell’acquisto (ad esempio fisare un costo più basso per gli acquisti fatti di notte).

Partendo da questi ingredienti è fondamentale trovare la ricetta migliore per combinarli al meglio modificamdo i prezzi per far felici i clienti ed ottimizzare i margini.

Il futuro del Dynamic Pricing

Penso che lo studio del dymanic pricing nell’ecommerce oggi sia ancora all’anno 0. Usando una metafora è come la storica  Ford T nel mercato dell’auto o il carosello per la pubblicità, insomma una RIVOLUZIONE TUTTA DA SCOPRIRE.
Molto può essere fatto e sviluppato sia nell’e-commerce dove si ha la possibilità di acquisire tante informazioni sull’esperienza d’acquisto, che sul retail tradizionale dove l’utilizzo degli smartphone e l’integrazione con l’e-commerce potrà dare un forte impulso.

E-development al servizio delle PMI che vogliono entrare nel Mondo Ecommerce 

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