
Il Conto Economico di un Ecommerce: Voci di Costo e di Ricavo
Analizzare il Conto economico di un Ecommerce rappresenta, nella visione e nel modello di consulenza di E-development, il punto di partenza per una corretta gestione di uno store online. Per questo nei 20 anni di esperienza nella consulenza ecommerce abbiamo cercato di capire e definire la struttura e le voci di costi e ricavi del Conto economico.
1.Ricavi e Fatturato.
Spesso nell’analizzare il Conto Economico di un ecommerce si genera un disallineamento determinato dalla valutazione tra fatturato e ricavi. A livello teorico la differenza è sottile.
I ricavi sono gli incassi di competenza di un periodo, mentre il fatturato è il valore delle fatture emesse. I due dati non necessariamente coincidono perché accade che il pagamento viene leggermente differito. Nelle vendite online lo scostamento avviene con i pagamenti in contrassegno o in bonifico (circa il 10% del totale Fatturato).
Tutti i dati di fatturato sono IVA Esclusa. …..ovvio no? Ma vi assicuro che non sempre è così scontato.
Un altro indicatore che viene analizzato, soprattutto nei marketplace e negli ecommerce di servizi (Booking online, servizi turistici, assicurazioni, servizi di petsitter, ecc.) è il volume d’affari.
Nei Marketplace, infatti, i Ricavi rappresentano una percentuale del volume d’affari corrispondente alla fee che viene attribuita alla società ecommerce o al marketplace per i servizi offerti. Se vuoi approfondire ti consiglio l’articolo “Come Calcolare i Ricavi di un Ecommerce in un Business Plan“.
2.La Struttura delle voci di Costo.
Quali sono le voci di costo di un ecommerce e come possono essere classificate? Senza stravolgere la struttura delle imprese tradizionali, ma rivedendola abbiamo distinto i costi tra 2 categorie:
- Costi Diretti, ossia quelli direttamente e oggettivamente imputabili ad ogni singola vendita.
- Costi Indiretti. quelli che è possibile attribuire ad una vendita solo attraverso un criterio soggettivo di ripartizione
2.1 I Costi Diretti.
Nel conto Economico di un ecommerce “puro” (che vende prodotti e non servizi) le voci di costo dirette sono 3.
- Il costo del Venduto. Sono i costi sostenuti per ‘acquisto dei prodotti che vengono venduti dal sito ecommerce (ad esempio i vestiti, le scarpe, gli alimenti). Il costo da riportare nel conto economico è quello di ACQUISTO dai produttori o distributori senza IVA.
- Spese di Spedizione. Sono i costi che riguardano la spedizione attraverso gli operatori di logistica (GLS; Bartolini, ecc.). Sono esclusi tutti i costi di logistica che riguardano la gestione del magazzino (spese del personale presente in magazzino, imballaggi, ecc.).
- Transaction fee. Rappresentano le commissioni che Paypal o le banche richiedono su ogni transazione online. La percentuale di questo costo oscilla tra 1,5% (best case) e 2,3% (worst case).
2.2 I Costi Indiretti.
Anche per i costi indiretti la struttura può essere più o meno articolata. Nelle nostre esperienze siamo riusciti a clusterizzarli in 3 macro-categorie.
- Costi in Advertising. Rientrano tutti i costi pubblicitari sia online (comparatori di prezzo, Google Adwords, remarketing, Affiliation marketing, ecc.) che offline (pubbliche relazione, partecipazione ad eventi, pubblicità su Radio, televisione, ecc.).
- Costi del personale, sia dei dipendenti (a tempo determinato, indeterminato, part time, ecc.) che dei consulenti appartenenti a tutte le aree aziendali (Management, Marketing, Amministrazione, Logistica, ecc.).
- Costi Generali. Tutti i restanti costi tra i quali rientrano i canoni di locazione di uffici e magazzini, utenze (Luce, acqua e Telefonia, gas), Viaggi e trasferte, ecc.
3. EBIDTA e Gross Margin.
A completamento di questa prima, semplice panoramica sulla struttura del Bilancio di un ecommerce diamo un’occhiata ai 2 principali indicatori di efficienza economica.
- GROSS MARGIN o primo margine. In esperienze dirette mi è capitato di verificare 2 differenti modi di analizzare e valutare il gross margin. Alcuni lo considerano la differenza tra Ricavi e Costo del venduto (1° Livello) e altri Ricavi – totale dei Costi Diretti (costo del venduto + Costi di Spedizioni + Transaction fee).
Il Gross Margin misura la marginalità dell’azienda e più in generale del settore merceologico. Differisce molto tra comparti economici. Si va dal 5% di chi distribuisce elettronica di consumo, al 60/70% di produttori nel settore della cosmetica o del food che decidono di avere l’ecommerce come canale di distribuzione dei propri prodotti.
- EBIDTA. E’ la differenza tra i Ricavi e tutti i Costi (sia Diretti che indiretti). E’ un dato, che assume molta importanza per le analisi di bilancio (più dell’utile) perché permette di vedere chiaramente se l’azienda è in grado di generare ricchezza tramite la gestione operativa, escludendo, quindi, la componente di investimenti (ammortamenti e accantonamenti), finanziaria e fiscale.
Nei prossimi appuntamenti approfondiremo quali sono le Percentuali delle singole voci di costo di un ecommerce di successo, per capire come strutturare i costi del nostro ecommerce.
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