La sostenibilità dell’ecommerce. Le tendenze per il 2023

Parlare di sostenibilità dell’ecommerce senza apparire ipocriti mi sembra un pò complesso. L’ecommerce ha molte caratteristiche che vanno in direzione diametralmente opposta rispetto alla sostenibilità. L’ecommerce è sinonimo di velocità, di globalizzazione, di merce che viaggia su e giù per il nostro emisfero per soddisfare ogni nostro bisogno….. quindi ha tante belle caratteristiche ma non certo la “sostenibilità”. 

Fatta questa doverosa premessa sul passato, il tema della sostenibilità è quantomai attuale ed una riflessione va fatta anche dal mondo delle vendite online, che dopo la “sbornia” legata al COVID cerca nuove strade per proseguire un percorso di crescita CREDIBILE e DURATURO. 

Partendo dalle nostre esperienze sul campo proviamo a declinare il tema della sostenibilità dell’ecommerce in 3 diverse direzioni.

  1. Sostenibilità Economica
  2. Sostenibilità Sociale 
  3. Sostenibilità Ambientale

Sostenibilità Economica dell’Ecommerce 

A nostro avviso sarà la vera priorità del 2023 per il mondo delle vendite online. Il rallentamento dei ritmi di crescita dell’ecommerce, accompagnata da un approccio più maturo e consapevole, produrrà una crescente attenzione ai “fondamentali” e di conseguenza al risultato di esercizio (vedi articolo sul Conto economico di un ecommerce).

Cosa significa i concreto? Crescente attenzione ai costi; in particolare alle voci che incidono di più sul conto economico come le spedizioni, l’advertising ed i costi del personale.

Sostenibilità Sociale dell’Ecommerce

Mettere la persona e non il “consumatore” al centro del proprio progetto imprenditoriale rappresenta un obiettivo molto ambizioso.

Per definizione un’impresa deve produrre utili e questo obiettivo mal si concilia con la sostenibilità sociale. Ad esempio l’obiettivo di salvaguardare il lavoratore, non è compatibile con prodotti dal valore economici basso e, quindi, acquistabili dalle fasce più povere della popolazione. Si possono proporre azioni di sostenibilità sociale verso i propri lavoratori da brand del “lusso” come FERRARI o CUCINELLI  che avendo un 1° margine molto alto riescono a distribuire parte del margine verso gli operatori della catena del valore (dipendenti, fornitori, iniziative legate al territorio, ecc.).

Chi, invece, ogni hanno deve avere una forte attenzione al prezzo ed alla competizione ha molte più difficoltà a conciliare sostenibilità economica e sociale e dovendo scegliere secondo voi quale prevale?

Sostenibilità Ambientale dell’Ecommerce

Se l’obiettivo della sostenibilità sociale è per l’ecommerce complessa, quella ambientale è una “mission impossible” …. almeno oggi.

Facciamo qualche passo indietro. Ecommerce è sinonimo di risparmio, velocità e merce che viaggio su e giù per il nostro pianeta. Se ci fate caso, sono 3 caratteristiche completamente in antitesi con il concetto di sostenibilità ambientale. Cosa fare allora per migliorare la situazione? Io credo che la parola chiave per andare nella direzione della sostenibilità ambientale dell’ecommerce è la PROSSIMITA’ e, di conseguenza, minori spostamenti di merci e persone.

4 azioni concrete verso la prossimità sono:

  1. Click & Collect  (leggi articolo)  
  2. Lavoro intelligente 
  3. Hub di ritiro merci (vedi fermopoint di BRT)
  4. Nuovi modelli di spedizione (sino a quando un Marketplace come AMAZON permetterà di ricevere un acquisto di 5 prodotti con 5 spedizioni differenti sarà difficile realizzare una “reale” sostenibilità ambientale).

E-development al servizio delle PMI che vogliono entrare nel Mondo Ecommerce 

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