Internazionalizzazione digitale. Metodo e modello E-development

Con il team E-development ci capita sempre più spesso di affrontare progetti di Internazionalizzazione Digitale in cui le PMI cercano di approcciare nuovi mercati attraverso le potenzialità dell’economia digitale.

Partendo dalle Case History di HEVO’ (www.hevo.it ) e VINI COPPI (https://www.vinicoppi.it/ ) abbiamo impostato un metodo E-development per affrontare l’Internazionalizzazione digitale in modo flessibile e  professionale.

Crea un Team Professionale e Flessibile.

Partiamo dai fondamentali e quindi dalle Persone Che sia interno o in outosourcing (vedi artcolo E-development su “Ecommerce in outsourcing: Perchè conviene”) è importante che ci sia un Team motivato, affiatato e competente.

Su molti di questi aggettivi c’è poco da aggiungere. E’ banale che le persone siano motivate, competenti, professionali, ecc. In questo articolo vorrei soffermarmi sul concetto di Flessibilità”.  Trattandosi di progetti nuovi, con un elevato livello di rischio imprenditoriale, è importante attivare un Team flessibile che sia in grado di interpretare in maniera personalizzata e distintiva gli obiettivi aziendali e, più in generale, l’internazionalizzazione digitale.

Un progetto B2B nel settore metalmeccanico ha caratteristiche sostanzialmente diverse da un B2C nel food. Il gruppo di lavoro, gli obiettivi, i tempi gli strumenti e di conseguenza le professionalità dovranno essere profondamente diverse. Il Team va costruito su misura rispetto ad obiettivi e mercato. E’ una questione di rispetto verso l’azienda e i soldi che si stanno investendo nel progetto.

Definisci target e Mercato.

Non si può fare tutto e aggredire tutti i Mercati. Stabilisci quali sono le nazioni nei quali il tuo prodotto ha più possibilità di successo. Analizza i dati demografici, sociali ed economici e cerca di avere una prospettiva di medio termine (3 anni) con una serie di step intermedi per verificare l’avanzamento dei risultati.

Troppo spesso si vuole “tutto e subito”. In altre circostanze non c’è alcun presidio dei risultati. Ci vuole metodo per analizzare nel tempo prospettive e andamenti.

Stabilisci obiettivi credibili, misurabili e commisurati al Budget.

Nelle ultime settimane ho ricevuto un’email da un potenziale cliente che mi diceva “mi aspetto tanti ordini da questo progetto”.  Cosa vuol dire una richiesta del genere? Assolutamente nulla. Per avere un senso gli obiettivi devono essere credibili, misurabili e commisurati al Budget.

In questo senso stabilire un ROI (return on investiment) può rappresentare un buon indicatore. Come detto in precedenza il “tempo” non è una variabile da sottovalutare. Ripeto, è importante avere una prospettiva di medio termine (3 anni) con delle KPI periodiche (trimestrali) in grado di darti una “misura” dell’avanzamento del progetto, perché non è detto che si centri l’obiettivo al primo colpo.

Crea ed aggiorna costantemente il Database dei potenziali clienti esteri. 

E’ uno degli elementi sui quali come E-development siamo più attenti. Abbiamo creato un modello di Database per i progetti internazionali che abbiamo ribattezzato “DIGIWORLD”. Lo creiamo in base alle caratteristiche del mercato (B2B o B2C e settore) e del cliente e lo aggiorniamo periodicamente (solitamente ogni settimana) in base ai contatti realizzati e ai risultati raggiunti.

Per noi, è il modo migliore per presidiare il business e dare visibilità al cliente del lavoro svolto.

Crea un sito che parli di te e dei tuoi prodotti in modo credibile e distintivo.

Avere un sito multilingue con una parte copy ben costruita che spieghi al meglio l’identità di un’azienda, la sua storia ed i suoi prodotti o servizi è un punto di partenza essenziale. Anche questo aspetto che può sembrare scontato in realtà non lo è.

Troppo spesso ci capita di vedere siti con contenuti “scopiazzati” dai competitors senza “un’anima e un’identità”.  E’ importante lavorare sui propri punti di forza; sulle peculiarità, definendo uno storytelling che identifichi la storia, la credibilità e le qualità di un’azienda e dei suoi prodotti.

Monitora periodicamente i Risultati.

Avere un Dashboard con un’analisi mensile dei principali risultati è un “must” per noi di E-development. Come diceva un vecchio claim degli anni ’90 “La potenza è nulla senza il controllo”.

Partendo da questo assunto individuiamo per ogni azienda da 3 a 5 KPI (key Performance Indicator) che ci danno una traccia sulle performance aziendali in termini economici e di Business.

A livello di timing noi analizziamo i dati mensilmente e modifichiamo le KPI da analizzare in base al momento che vive il progetto. Mi spiego meglio. Se un progetto di Internazionalizzazione digitale è in fase iniziale è più importante capire come procede la fase di contatto commerciale (il traffico sul sito, le risposte all’email; ecc.) mentre in fasi più avanzate è utile monitorare Numeri chiave economici e cioè vendite; Tasso di Conversione e ROI.

Le Case History HEVO’ e VINICOPPI

Con questo metodo abbiamo costruito i progetti sia di HEVO’, una delle aziende pugliesi più dinamiche ed innovative nel settore dell’abbigliamento uomo che di VINICOPPI, cantina pluripremiata che ormai da 3 anni sta sviluppando un approccio innovativo all’internazionalizzazione.

Per entrambi i progetti E-development ha avuto modo di attivare il suo metodo di internazionalizzazione digitale con ottimi risultati sia in termini di sviluppo commerciale che di Brad Awareness.

E-development ed il suo Team per un Ecommerce in Outsourcing 

Dal 2021 E-development  ha creato un Management Team specifico per l’internazionalizzazione attraverso il Digitale. Un mix tra giovani motivati e professionisti del “digital” con oltre 20 anni di esperienza rappresentano il punto di forza E-development.  Il tutto, attraverso un modello consolidato negli anni che punta all’analisi e al miglioramento dei risultati aziendali attraverso l’Innovazione. Insomma…. guardiamo innanzitutto i RISULTATI.

Se vuoi saperne di più contatta Massimiliano Masi (m.masi@e-development.it )