Come Calcolare il Valore di un ecommerce. Metodi e Casi di Successo

Come in tutti i mercati anche nelle vendite online non esiste un metodo univoco per calcolare il Valore di un ecommerce. Dalla nostra esperienza vale una regola di base di tutti i mercati e di tutte le negoziazioni: “E’ chi compra a determinare la Valutazione ed il prezzo di un ecommerce”.

4 metodi per calcolare il Valore di un ecommerce

Un vantaggio rispetto ad altri settori l’ecommerce lo ha. Trattandosi di progetti Data Driven, che hanno un elevato numero di dati a disposizione, si possono incrociare molte informazioni che possono aiutarci a dare un valore attuale ma soprattutto prospettico dell’azienda.  Volendo semplificare le analisi abbiamo identificato essenzialmente 4 metodi di calcolo del valore di un ecommerce.

  1. Moltiplicatore dell’EBIDTA. Si calcola l’EBITDA (il margine operativo prima degli interessi, tasse e ammortamenti) dell’ultimo anno o degli ultimi tre anni e si moltiplica o per un indice definito in funzione del settore, del mercato (Italia/Europa/Mondo) e di altri parametri aziendali. (in proposito leggi dal Blog E-dvelopment l’articolo sul Conto Economico di un ecommerce)
  2. Valorizzazione degli Assets. E’ un metodo più complesso che porta a dare un valore a ciascuno degli asset di un ecommerce ed a sommarli tra loro. I principali assets di un ecommerce sono:
    1. Traffico (numero di utenti e pagine viste tracciate da un soggetto indipendente come Google Analytics).
    2. Vendite (Ricavi, numero di transazioni, carrello medio, ricorsività degli acquisti, fidelizzazione della customer base).
    3. Valore del brand in termini di riconoscibilità sul mercato.
    4. Innovazione attraverso la presenza di piattaforme CMS (Content Management System) o software proprietari (ad esempio di Dynamic Pricing) possibilmente registrati o coperti da brevetto.
  3. Moltiplicatore del Fatturato. Si tratta di un indicatore che segue lo stesso criterio del moltiplicatore dell’EBIDTA ma utilizza il fatturato come base di partenza. E’ più “grezzo” ma misura meglio il potenziale futuro di scalare su livelli di fatturato più alti.
  4. Benchmark verso exit di altre aziende ecommerce. Il 4° metodo, il più semplice, è quello di confrontare i Numeri chiave (Ricavi, EBIDTA, ecc.) di alcune exit di successo correggendoli in base ad alcune caratteristiche peculiari dell’ecommerce da valutare generando in questo modo un moltiplicatore. Ci sono dei database pubblici come dealroom.co dai quali si possono estrarre le valutazioni di alcune operazioni di vendita di società ecommerce sul mercato italiano (vedi Yoox, o eprice) o sui mercati internazionali (vedi Shopify o flippa).

Case History di Successo: Da Amazon a Yoox

Se guardiamo al mercato italiano I principali casi di successo sono quelli di eprice e Yoox. Purtroppo, sono dei casi ormai datati perché sembra che tra gli investitori italiani l’ecommerce non vada più di moda. Troppo alti gli investimenti e troppo lunghi i tempi di exit per un mercato come quello dei Venture Capital italiani che ha dei tagli d’investimento notoriamente bassi.

Più interessanti le case History internazionali che hanno in Amazon ed Alibaba le sue punte di diamante. Nel recente passato una Case history di successo è quella di Wish, ecommerce di prodotti a prezzo di ingrosso che ha raccolto complessivamente 1,3 miliardi di dollari.

Le esperienze dei mercati internazionali ci insegnano alcune regole di base per avere successo anche in Italia:

  1. I Volumi sono importanti. Se si vuole avere successo nell’ecommerce è necessario raggiungere Ricavi importanti. Per farlo essendo Business a bassa marginalità è necessario sostenere il business con immissioni di capitali importanti.
  2. Scegliere settori con alta ricorsività di acquisto. Nelle scelte degli ecommerce sui quali investire è meglio puntare su quelli che hanno un’alta ricorsività di acquisto. Il Pet (vedi zooplus o Zampando), ad esempio, è un settore in forte espansione con tassi di ricorsività molto alti soprattutto per effetto degli alimenti (Cani e Gatti devono mangiare ogni giorno).
  3. Meglio guardare ai mercati Globali. Se si vuole essere appetibili per gli investitori i è meglio avere una visione internazionale. Più mercati = più vendite = più ricavi = più economie di scala = Utili.

Se vuoi saperne di più contatta Massimiliano Masi (m.masi@e-development.it )