Economia Digitale. +2.950 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni

L’Economia Digitale crescerà trainata da ecommerce e Sharing economy con un valore che nei prossimi 10 anni è stimato in 2.950 miliardi di dollari.

E’ il risultato principale del ‘Painting the Digital Future of Retail and Consumer Goods Companies, una fotografia del futuro digitale di retailer e aziende del settore dei beni di largo consumo, realizzata da Accenture Strategy per il World Economic Forum.

I drivers per i Marchant

Ma quali saranno i fattori di crescita della rivoluzione digitale?

    1. L’adozione di nuove tecnologie in grado di generare maggior profitto.
    2. Risparmiare costi e tempi guadagnando in produttività.
    3. Individuare nuovi modelli di business più profittevoli (vedi ecommerce).

Partendo da questi drivers risulterà vincente per le aziende innovarsi ed organizzarsi in 3 direzioni:

    1. Più conoscenza dei consumatori (Business Analysis e Big Data).
    2. integrare nuove tecnologie con organizzazioni sempre più evolute ed efficienti.
    3. Adottare modelli di business innovativi in cui convenienza ed esperienza sostituiscono la proprietà dei beni (Sharing economy).

I Bisogni dei consumatori

Lo studio di Accenture Strategy mette in evidenza come i maggiori beneficiari di questa rivoluzione

digitale saranno i consumatori che otterranno un risparmio in termini di tempo e costi del valore stimato di oltre 2.000 miliardi di dollari.

Ma cosa chiedono in particolare i consumatori italiani dall’economia digitale?

      • – Il 39% di loro sarebbe disposto a concedere alle aziende l’accesso ai propri dati personali tramite dispositivi intelligenti in cambio di un’esperienza d’acquisto migliore o di un vantaggio economico. (Prezzo/Risparmio)
      • – Un altro 37% si abbonerebbe a un servizio di ricerca continuativa che individui beni e servizi al miglior prezzo, consigliando attivamente a che brand rivolgersi e in che momento (Dynamic Pricing).
      • – Il 28% dei consumatori italiani utilizzerebbe servizi digitali basati su sensori in grado di rispondere alle loro richieste (Intelligenza Artificiale).
      • – Un altro 25% sarebbe disposto a sottoscrivere un abbonamento con un brand capace di selezionare i prodotti più adatti alla singola persona ed effettuare gli ordini in automatico. (Offerta Personalizzata). 

Il retail e l’ecommerce si dovranno, dunque, evolvere con nuove forme di “customer Experience” in grado di rispondere ad esigenze di semplicità, convenienza e coinvolgimento dei consumatori.

Le nuove frontiere dell’ecommerce

Per approcciare con successo la prossima frontiera dell’economia digitale, le aziende devono guardare ad alcuni modelli di business particolarmente innovativi e già di fatto apprezzati dai consumatori italiani:

  1. Riassortimento Automatico. Sensori intelligenti rilevano quando un prodotto sta per esaurirsi e procedono in automatico all’ordine e alla consegna. Il 65% dei consumatori utilizzerebbe il rifornimento automatico per prodotti per la casa come i detersivi. Un altro 60% lo prenderebbe in considerazione per alimenti freschi.
  2. Dynamic Pricing. La generazione di prezzi dinamici rispetto ai bisogni e all’urgenza del cliente è un tema di forte impatto per clienti e Merchant. Utilizzare l’intelligenza artificiale per generare algoritmi in grado di modificare i prezzi in relazione a variabili personali dei clienti è una sfida che il mondo del retail deve cogliere.
  3. Personalizzazione (abbonamenti ‘Surprise me’). Prodotti su misura selezionati con cura e consegnati in automatico. Il 49% dei consumatori è disposto a sottoscrivere questo tipo di abbonamenti nel settore dell’abbigliamento, in cui personal shoppers selezionano prodotti che potrebbero essere apprezzati in base ad acquisti precedenti.
  4. Sharing economy (il mercato del noleggio di nuova generazione). Convenienza ed esperienza anziché proprietà, ad un prezzo molto inferiore. Il 54% dei consumatori italiani è disposto a sottoscrivere un abbonamento per il noleggio di capi di abbigliamento da utilizzare in determinate occasioni e da restituire in seguito.
  5. Economia dei servizi (‘Do it for me’). Questo tipo di economia prevede l’esternalizzazione delle incombenze quotidiane. Il 51% dei consumatori ne farebbe uso per servizi di lavanderia: ritiro, lavaggio, piegatura e consegna a domicilio.

Sostenibilità, Organizzazione e Logistica al servizio dell’economia Digitale

Al di la dell’innovazione ci sono anche dei temi molto “old economy” che subiranno profonde trasformazioni grazie alla Digital Economy. Ecco 3 esempi concreti:

      1. Integrazione tra Negozi fisici e virtuali. I negozi del futuro rivedranno i loro lay out diventando luoghi di esperienza, intrattenimento e attività ludiche in cui ecommerce e retail si fonderanno.
      2. Organizzazione e competenze delle risorse umane. Saranno completamente riviste capacità e competenze delle risorse umane. Il mercato chiederà figure professionali sempre più distanti dagli attuali percorsi formativi costruite sulla flessibilità e competenze digitali.
      3. Sostenibilità. Il passaggio ai veicoli elettrici e l’esplorazione di modalità di condivisione nei trasporti (‘load sharing’) sarà un’altra potenziale frontiera della digital economy. L’obiettivo è migliorare l’efficienza nelle consegne, rispettando al contempo l’ambiente.

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